Radar Roadshow 2022: Prima tappa dedicata al futuro dell’agricoltura e del food

RADAR si trasforma! L'evento annuale dell'innovazione imprenditoriale si evolve diventando un vero e proprio roadshow lungo il Nord Est.

Il 27.10 si è tenuta la prima tappa del Radar Roadshow a Rovereto, evento che si pone come obiettivo di portare tematiche di innovazione imprenditoriale lungo il Nord-Est.

Nella prima tappa, LDV20 si è focalizzata sul futuro dell’agricoltura e del food e le sfide e innovazioni collegate ad esso. A contribuire positivamente l’evento, sono stati invitati degli esperti del settore con degli appositi interventi, e a concludere, è stato tenuto un panel discussion dedicato alle nuove frontiere del settore agrifood. I relatori che hanno partecipato erano Luca Lovatti, Responsabile Ricerca & Sviluppo nel Consorzio Melinda, Ana Rodriguez Prieto, CEO di Wondergene e Stefano Felicetti, Amministratore Delegato del Pastificio Felicetti.

Come accennato all’inizio di questo articolo, il contenuto di questa prima tappa ruota attorno alle sfide attuali nel settore agrifood e alle soluzioni che le aziende possono attuare a favore di un futuro più sostenibile. A iniziare le danze è stato Luca Lovatti, il cui intervento si è focalizzato sulle sfide e le innovazioni nella realtà dei consorzi frutticoli. Durante l’intervento di Ana Rodriguez-Prieto, è stata prestata particolare attenzione al delicato tema delle certificazioni e alle supply chain resilienti. Infine, Stefano Felicetti è intervenuto sul tema della sostenibilità e competitività in tempi di crisi. Questi interventi sono stati accompagnati da apposite ricerche condotte dal nostro Osservatorio LDV20.

A concludere l’evento, si è tenuto un Panel Discussion insieme ai relatori, momento che è stato sicuramente uno dei punti di forza maggiori del pomeriggio trascorso a Rovereto. Come nel caso degli interventi, anche le domande sono state accompagnate da dati di riferimento messe a disposizione da parte del nostro osservatorio. Da evidenziare l’interessante approccio che abbiamo cercato di instaurare grazie a domande concrete che prestassero attenzione ai particolari, in modo da evitare risposte generiche da parte degli invitati. Le domande sono state costruite sulla base dei due temi portanti, sfida e innovazione. Questo aspetto ha garantito grande dinamicità durante il discorso e ha rappresentato il fattore più interessante del pomeriggio trascorso insieme ai relatori e al pubblico.

Prima domanda tra tutte è stata come le aziende invitate stanno affrontando l’economia circolare. Importante conoscere anche i dati a riguardo, di fatto l’Italia costituisce con il 21,6%, uno dei tassi di utilizzo circolare più alti in Europa. A trovare una risposta a questa domanda, che come sfida si pone la sensibile questione della riduzione dei rifiuti, è intervenuto Luca Lovatti. Infatti Melinda nell’ultimo periodo ha cercato una soluzione per ridurre lo scarto che avviene durante la selezione delle mele che verranno vendute e quelle che invece dovranno essere scartate per diversi motivi.

A seguire è stato affrontato il tema del packaging. In questo caso a intervenire è stato Stefano Felicetti, il quale ha provato a descrivere il processo che il pastificio ha affrontato negli ultimi anni per rinnovare questa questione all’interno dell’azienda. Si è passati da una confezione di plastica, a una confezione che potesse risultare al 100% di materiale rinnovabile. La nuova confezione Felicetti si presenta come una confezione di carta impermeabile. Questo fattore comporta un vantaggio decisivo, infatti la confezione può essere riciclata in tutte le sue componenti, la rende più leggera e riduce i costi di trasporto.

La terza domanda era incentrata sulla validità delle certificazioni per evitare il greenwashing. A intervenire è stata Ana Rodriguez-Prato, che con la sua innovativa azienda Wondergene ha sviluppato un sistema per verificare di cosa effettivamente sono composti i prodotti alimentari che acquistiamo. Nel passato ci sono stati diversi scandali da parte di grosse aziende che vendevano prodotti nei quali sono stati trovati alimentari diversi da quanto riportato sulla confezione. Uno degli esempi più noti che ha citato Ana Rodrigruez-Prieto è quello del pesce in scatola che spesso a discapito delle informazioni ripotate sulla confezione contiene carne di pesci come lo squalo, animale con grave rischio di estinzione.

A concludere il panel discussion sono state tematizzate le comunità energetiche e il loro effettivo valore e la loro validità. In questo caso sono intervenuti tutti e tre i relatori, i quali hanno trovato un punto d’incontro nell’affermare che ci sono ancora troppo pochi regolamenti a riguardo e che una comunità energetica almeno nella situazione attuale, possa principalmente funzionare a livello locale come per esempio in una valle e non su territori più estesi.

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